Due giorni di lavoro nel sud dell’Olanda e rientro con quale certezza in più e forse qualche speranza in meno.
La certezza è che esiste vicino a noi un esempio illuminante di utilizzo del territorio a misura di ciclista (ma forse è meglio dire a misura di uomo). Ho visto infatti cose che voi ciclisti milanesi… strade di medio scorrimento formate da tre carreggiate due rosse laterali per i ciclisti e una centrale per le auto. Le auto viaggiano normalmente a destra (un po’ sulla ciclabile e un po’ sulla carreggiata grigia) ma quando trovano un ciclista si spostano sulla parte grigia. Strade a grande scorrimento con piste ciclabili sicure e separate anche negli incroci.
La speranza in meno è che non basterebbero milioni di litri di vernice rossa ma servirebbe cultura del territorio, senso civico e una classe dirigente (politica inclusa) che guida gli investimenti in questo senso. Noi invece cosa facciamo? Investiamo in nuove autostrade, vedi la Milano-Brescia.
Speriamo che domani dimentico tutto e torno a credere che possiamo cambiare anche noi.
Mi spiace dirlo e sono sicuro che tu combatti proprio perchè non sia così, ma a Milano andare in bicicletta è quasi esclusivamente una roba per ricchi e per signore della zona 1 che si vogliono spostare da san babila a via montenapoleone. Chi abita in periferia la bici se la scorda, o prende i mezzi o si aliena in macchina!!
Oggi vedo nero, ti dò ragione senza ribattere.
e tu perdonami, ho visto che sul tuo blog chiedevi pensieri positivi…però quando ci vuole…ci vuole…
Usare la bicicletta a Milano non è sicuramente rilassante ma riesce a darti una scarica di adrenalina di cui non puoi più fare a meno.
E’ proprio questa scarica che ti permette giorno dopo giorno di continuare imperterrito a correre sulla tua bici e a combattere il nemico automobilista.
Sono solo pochi mesi che manco da queste strade e con tutta franchezza vi dico che sono in astinenza delle pedalate milanesi!
Bravo….speriamo bene