Nuova casa a Milano e nuovo tragitto in bici. Dal Parco delle Basiliche alla Stazione Centrale attraverso la circonvallazione interna e via Turati.
Tra piste ciclabili a singhiozzo (non capirò mai come il Comune abbia potuto ideare una cosa del genere), doppie file (le considero un filino sotto al tentato omicidio, ma di poco) e parcheggi selvaggi sulle piste stesse (polizia urbana dove sei?!), pavé sconnesso (bello a vedersi, per carità)… il ciclista urbano milanese (io) è messo alla prova nello spirito e nel fisico.
Non parliamo, è meglio, del percorso di ritorno (forse immaginato dal regolatore da farsi in taxi?).
Auguri a me e a tutti i ciclopendolari.
non é una cosa simpatica correre sul marciapiede, ma neppure andare sulla ciclabile contromano o sulla corsia dei taxi ………… la ciclabile é ora larga ora stretta per pars conditio tra ciclisti e automobilisti scontentando entrambi..non parliamo dei pedoni…… servono i critical mass per ricordare che la strada é di tutti!