Lo stato delle biciclette

La bicicletta è sinonimo di libertà, uno stato questo cui l’uomo aspira da sempre, e negli anni 30, a cavallo tra due guerre, la voglia di sentirsi liberi doveva essere tanta… In questa foto trovata in un cassetto di vecchi ricordi sembra di scorgere ancora vivido lo spirito di coloro che inforcando la bici condividevano una passione comune vero e proprio motore di aggregazione… da allora ad oggi la forma del mezzo è rimasta la medesima, incredibilmente perfetta, come pure le emozioni ed il senso di libertà… Questo è lo stato che vogliamo vivere!

Cercasi rastrelliere disperatamente!

Questo è solo uno scorcio del centro città dove ogni giorno le bici non mancano (anzi!) mentre le rastrelliere si (purtroppo), nonostante a detta del Comune siano sempre in fase di implementazione… evidentemente il discorso della mobilità su due ruote viaggia sempre ad una velocità ridotta rispetto all’incremento costante di ciclisti.

Si può fare! (ma solo in Olanda)

Due giorni di lavoro nel sud dell’Olanda e rientro con quale certezza in più e forse qualche speranza in meno.

La certezza è che esiste vicino a noi un esempio illuminante di utilizzo del territorio a misura di ciclista (ma forse è meglio dire a misura di uomo). Ho visto infatti cose che voi ciclisti milanesi… strade di medio scorrimento formate da tre carreggiate due rosse laterali per i ciclisti e una centrale per le auto. Le auto viaggiano normalmente a destra (un po’ sulla ciclabile e un po’ sulla carreggiata grigia) ma quando trovano un ciclista si spostano sulla parte grigia. Strade a grande scorrimento con piste ciclabili sicure e separate anche negli incroci.

La speranza in meno è che non basterebbero milioni di litri di vernice rossa ma servirebbe cultura del territorio, senso civico e una classe dirigente (politica inclusa) che guida gli investimenti in questo senso. Noi invece cosa facciamo? Investiamo in nuove autostrade, vedi la Milano-Brescia.

Speriamo che domani dimentico tutto e torno a credere che possiamo cambiare anche noi.

La neve non bagna

Bici carrello a tre ruote, bandierine e luci per farsi vedere, abbigliamento essenziale.

Oggi nel mio tragitto da pendolare verso Treviglio ho incontrato nel vagone bici una ragazza tedesca che stava tornando a Monaco dopo una settimana di viaggio dalla Germania all’Italia da sola.

“Come è andata? Fatica?” “Un po’ ma tutto bene, bello” “Il freddo, la pioggia?” “Sono stata fortunata, solo neve; e la neve non bagna”.

Grande! La neve non bagna e… pedalare!